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Proteste radicali per il clima in Germania e Italia: sono utili? COSMO italiano 09.08.2023 22:34 Min. Verfügbar bis 08.08.2024 COSMO Von Francesco Marzano


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Proteste radicali per il clima in Germania e Italia: sono utili?

Stand: 09.08.2023, 17:25 Uhr

di Francesco Marzano, Cristina Giordano, Daniela Nosari

Gli attivisti di «Ultima Generazione» dopo la pausa estiva sono tornati a protestare a Berlino e in altre città tedesche. Ma quali sono le loro richieste? E sono davvero un’organizzazione criminale? Sul movimento in Germania e su come la giustizia tedesca tratta i loro casi, ce ne parla Cristina Giordano. Quali effetti concreti su politica e società hanno? Il giornalista ambientale Emanuele Bompan.

Letzte Generation, Proteste

Proteste in Germania

Quali sono gli obbiettivi di Ultima Generazione?

Si sono dati il nome di «Ultima generazione» perché sono l’ultima generazione in grado di fermare il cambiamento climatico prima del collasso completo della Terra, in tedesco appunto «Letzte Generation». In Germania chiedono che sia introdotto un limite di velocità di 100 km/h su tutte le autostrade tedesche. E un biglietto per autobus e treni a 9 euro, per invogliare i cittadini a usare più spesso i mezzi pubblici. Tra le richieste, anche la creazione di una commissione composta da 160 membri per pianificare l’uscita dai combustibili fossili, come petrolio, carbone o gas, entro il 2030. L’idea è quella di eliminare gradualmente, nei prossimi anni, tutte le auto a combustione interna e i sistemi di riscaldamento a gas e gasolio nelle case. Per tutto ciò chiedono che il governo agisca e proceda velocemente.

Il movimento in Germania

Secondo quanto dichiarato dagli attivisti stessi, in Germania sarebbero circa 500-600. Stando invece alla polizia tedesca, sono 740 gli attivisti identificati per aver commesso dei reati penali. È comunque probabile che il gruppo stia crescendo molto negli ultimi mesi, grazie all’eco delle loro proteste nei media. Anche se molti ambientalisti le ritengono più dannose che utili.

Uno dei volti più noti del gruppo tedesco è quello della ventunenne Carla Rochel, invitata spesso in tv. Fa parte del gruppo fin dal suo esordio e anche lei, come molti altri, ha detto di aver abbandonato gli studi per dedicarsi totalmente alla causa.

Si sostengono attraverso crowdfunding e donazioni. E secondo un report pubblicato sul loro sito web, nel 2022 hanno ricevuto circa 900.000 euro, spendendone circa 500.000 – sia per gli affitti, che per spese varie, inclusa la colla, simbolo delle loro proteste.

Le proteste in Germania

In Germania vengono chiamati anche «Klima-Kleber», letteralmente chi si incolla per il clima, definizione utilizzata con un tono dispregiativo, per la loro frequenza a incollarsi sulle strade e bloccare il traffico.

Oggi (09.08) sono in programma marce di protesta a Berlino, ma anche a Ratisbona, Norimberga, Amburgo, Mannheim e Monaco. Nei prossimi giorni si terranno anche in altre città, tra cui Costanza e Krefeld.

Nelle ultime settimane e anche questa mattina hanno anche cominciato a bloccare per qualche ora le piste degli aeroporti più importanti, come Düsseldorf, Francoforte o Amburgo, per protestare soprattutto contro i voli brevi, all'interno della Germania. O in casi isolati a spruzzare di vernice colorata singoli yacht attraccati nei porti della Germania del nord.

Aspettiamoci comunque un autunno caldo per quel che riguarda le proteste. Soprattutto a Berlino, dove Letzte Generation ha dichiarato che sta pianificando di bloccare la città nelle prossime settimane o nei prossimi mesi.

C'è chi pensa che possano essere lasciati incollati all’asfalto, in realtà la polizia è obbligata a intervenire in base a numerose leggi. Tra le più importanti c’è il fatto che il blocco stradale sia vietato dal Codice della Strada (StVO). E che la polizia debba interventire se ritiene che sia in pericolo l’incolumità degli stessi manifestanti.

Gli attivisti e la giustizia tedesca

Ieri (08.08) un membro tedesco di Ultima Generazione è stato condannato per coercizione - in tedesco Nötigung. Si tratta dell’ennesimo caso finito in tribunale. Si tratta di Lars W., e dovrà pagare una multa di 1200 euro. Ma dice di non aver rimpianti e di voler continuare. Tra l’altro ha dichiarato di non aver preso parte al sit-in che ha bloccato una strada, ma di essersi trovato nel mezzo della protesta a reggere uno striscione. Il giudice ha però spiegato che la sua posizione è simile a quella del «palo» di una rapina in banca. Anche se non compie l’azione, il suo supporto contribuisce a realizzarla. In generale è comunque difficile tenere il conto di quanti casi finiscono in tribunale.

Fino a un paio di mesi fa, il pubblico ministero di Berlino aveva esaminato circa 2000 casi. Finora sono state emesse oltre 80 sentenze, di cui 40 definitive. In genere le condanne riguardano i reati di coercizione e resistenza contro le forze dell'ordine, e si risolvono con multe. Bisogna dire che tanti casi vengono archiviati, e ci sono state anche assoluzioni. Ma c'è stata anche una condanna a 3 mesi di carcere.

Allo stesso tempo secondo l’emittente berlinese RBB, sarebbero state avviate oltre 100 indagini contro automobilisti o passanti che hanno aggredito gli attivisti di Letzte Generation. I reati ipotizzati sono lesioni fisiche, coercizione e insulto. Infatti sempre più spesso le proteste scatenano conflitti e reazioni, anche violente, di automobilisti.

Per la legge tedesca è un’organizzazione criminale?

Qualche mese fa si è tenuta una maxi retata in tutta la Germania contro Ultima Generazione, perché si ipotizzava il reato di organizzazione criminale. La retata era partita su richiesta della Baviera dopo il caso degli attacchi alla raffineria PCK Schwedt, ad aprile 2022.

A Monaco si sta ancora indagando su sette presunti membri del gruppo per aver costituito o sostenuto un'organizzazione criminale – questa l’ipotesi della procura. Mentre secondo la senatrice della Giustizia di Berlino Felor Badenberg, non si tratterebbe di un’organizzazione criminale.

Secondo la legge tedesca però sarebbe possibile. Il paragrafo §129 del Codice penale tedesco (StGB), dice che «chiunque costituisca o sostenga un'associazione di più di due persone finalizzata a commettere reati in modo continuato e di una certa rilevanza, è perseguibile». Si tratta di un articolo con cui vengono giudicate anche le organizzazioni criminali mafiose. Si può giudicare Ultima Generazione al pari di un’organizzazione criminale di questo tipo? È probabilmente un giudizio politico. E il dibattito è aperto.

La decisione di applicare questo preciso paragrafo spetta ai giudici. Ma sappiamo che persino la Corte di Giustizia Europea in passato era stata chiamata a pronunciarsi sull’indipendenza politica dei giudici in Germania. Poi con un nulla di fatto, ma è sempre un argomento di dibattito.

 Cosa hanno ottenuto in concreto?

In Germania è iniziato a tutti gli effetti il dialogo tra gli attivisti e i politici, seppure con modalità molto diverse. A livello locale, diversi sindaci hanno trovato accordi per fermare le proteste. Il primo sindaco a parlare con esponenti di Ultima Generazione è stato quello di Hannover, Belit Onay, dei Verdi. Già a febbraio li aveva incontrati ed erano arrivati ad un accordo: la città appoggia gli obiettivi del gruppo, che in cambio non si incolla sull'asfalto bloccando il traffico.

Anche Thomas Spies (SPD), sindaco di Marburgo, dopo un incontro a marzo con gli attivisti di Ultima generazione aveva scritto una lettera al governo chiedendo un biglietto per il trasporto ferroviario a 9 Euro, limiti di velocità sulle autostrade, e una commissione per discutere e partecipare alle misure per raggiungere la neutralità climatica. In cambio gli attivisti non hanno proseguito con le azioni di protesta. A chi lo ha accusato di farsi ricattare, Thomas Spies ha risposto ai microfoni dell'Hessischer Rundfunk, che si tratta di obiettivi che già condivideva e portava avanti per la sua città.

A livello federale il ministro Verde dell'economia Robert Habeck ha definito le azioni del gruppo Ultima Generazione come "controproduttive" e anche il cancelliere Olaf Scholz le ha più volte criticate. Così come il ministro dei Trasporti Volker Wissing.  

E in Italia?

Anche in Italia le istituzioni e la politica hanno avviato il dialogo con Ultima Generazione. Proprio ieri (08.08) alcuni rappresentanti del gruppo di attivisti hanno incontrato il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Cosa è emerso dall'incontro ce lo riassume Emanuele Bompan, giornalista ambientale, direttore della rivista Materia Rinnovabile.