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Lavoro minorile in Germania e in Italia COSMO italiano 13.06.2024 17:03 Min. Verfügbar bis 13.06.2025 COSMO Von Luciana Caglioti


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Lavoro minorile in Germania e in Italia

Stand: 13.06.2024, 17:00 Uhr

di Luciana Caglioti, Agnese Franceschini, Tommaso Pedicini

In Germania il lavoro minorile è vietato, ma uno studio dell'associazione terre des hommes dimostra come in realtà si tratti di un fenomeno sommerso e poco conosciuto, Agnese Franceschini ci riassume i contenuti. Con Manfred Liebel, esperto di diritto del lavoro dell’università di Potsdam, parliamo delle disposizioni che disciplinano il lavoro dei minori in Germania. Sulla situazione in Italia abbiamo sentito Antonella Inverno di Save the children.

Una bambina che sta pulendo i pavimenti

Lo studio di terre des hommes

In occasione della Giornata Internazionale contro il lavoro minorile l'associazione terre des Hommes ha pubblicato uno studio dal titolo già abbastanza indicativo: “Lavoro minorile? In Germania?” come a dire, stiamo parlando sul serio? Esiste questo fenomeno che di solito si immagina lontano da noi in uno dei paesi più civilizzati del mondo? Evidentemente sì, e non si tratta solo di guadagnare qualche spicciolo extra consegnando giornali o portando a spasso i cani come prevede la legge per i bambini di età superiore ai 13 anni. Anche in Germania i bambini lavorano in condizioni che ne compromettono lo sviluppo, la salute, la sicurezza e l'istruzione.

La metodologia dello studio

Terre des Hommes, un’organizzazione internazionale il cui obiettivo è una "terra dell'umanità" e che si impegna per i diritti dei bambini e per garantire loro condizioni di vita eque e prospettive per il futuro. Per fare questa indagine l’organizzazione ha parlato con 37 bambini lavoratori in Brandeburgo, Bassa Sassonia e Nordreno-Vestfalia. I bambini frequentavano licei, Gesamtschule e scuole speciali e circa la metà di loro proveniva da regioni rurali. Non è dunque un’indagine quantitativa, ma qualitativa.

Accanto a queste interviste fatte a bambini lavoratori, terre des hommes ha interpellato i ministeri competenti di tutti i 16 Stati federali e ha analizzato i rapporti delle autorità responsabili  - di solito gli ispettorati del lavoro - di tutti i Länder e dell'Ufficio federale di polizia criminale. Oltre a valutare la letteratura scientifica corrente, terre des hommes ha analizzato la legislazione sulla protezione dei bambini e dei giovani sul lavoro e l'ha valutata anche in relazione alla conformità con le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia.

Le interviste fatte ai bambini lavoratori

Sui 37 intervistati, ci sono 14 attività e condizioni di lavoro che violano chiaramente la legge sulla tutela del lavoro giovanile. Tra queste ci sono attività proibite come il buttafuori, o servire alcolici, ma anche orari di lavoro troppo lunghi, lavoro notturno o l'uso di strumenti pericolosi come grandi macchine agricole. In molti casi, l'età minima di 13 anni non è rispettata. La maggior parte di questi reati si verifica all'interno della famiglia o delle imprese familiari: in casa, nei ristoranti, nelle aziende agricole, nei cantieri e durante la pulizia degli edifici.

Un fenomeno sommerso

Lo studio rivela che nessuna di queste attività era nota a un ufficio di assistenza ai giovani (Jugendamt) o all'ispettorato del lavoro. E la cosa è ancor più grave visto che le autorità di controllo competenti dei Länder e l'Ufficio federale di polizia criminale segnalano solo 60 violazioni della legge sulla tutela dell'occupazione giovanile all'anno. Un numero veramente trascurabile di fronte ai 14 milioni di minori. È chiaro che si tratta di gran numero di reati non denunciati. E questo significa che gli attori principali, come le scuole, i pediatri e gli uffici di assistenza ai giovani, non conoscono i potenziali rischi che corrono i bambini che dovrebbero essere da loro tutelati. Inoltre i servizi di assistenza ai giovani e gli ispettorati del lavoro non collaborano sistematicamente tra loro.

Bambini badanti

Un aspetto del lavoro minorile di cui non si sa molto, riguarda le loro attività in casa. Infatti, secondo le stime del Ministero federale per la Famiglia, in Germania circa 480.000 bambini e giovani si prendono cura di parenti affetti da malattie fisiche o mentali croniche o da disabilità. I giovani badanti fanno molto per le loro famiglie e per la società, ma sono anche esposti a rischi per la loro salute, la loro vita sociale e le loro opportunità di istruzione e di carriera. Tuttavia, le loro problematiche sono state finora poco riconosciute e prese in considerazione. E a tale riguardo ci sarebbe bisogno di ulteriori ricerche e approfondimenti.

Lo sfruttamento dei bambini sui social media

Una bambina che sta pulendo i pavimenti

La copertina dello studio pubblicato da terre des hommes

Su FB, Instagram o su altri social media si vedono frequentemente bambini filmati dai loro genitori e spesso si tratta di figli di personaggi famosi o influencer e lo studio affronta anche questo fenomeno. Secondo terre des hommes, infatti, il coinvolgimento dei bambini nei canali digitali commerciali di famiglia degli influencer è una nuova forma di lavoro minorile all'interno della famiglia. Il marketing legato agli influencer è un business da miliardi di dollari in cui le famiglie coinvolgono i propri figli davanti a milioni di follower per guadagnare denaro. Mostrare bambini e, in particolare, neonati genera molti di feedback positivi. Le aziende utilizzano sempre più spesso questi canali per la pubblicità.
Tuttavia, questo espone i bambini a rischi elevati: la privacy non esiste, la loro casa è visibile pubblicamente e la vita familiare è ampiamente messa in scena. In questo modo, non solo la sicurezza personale, ma anche la salute dei bambini è messa a repentaglio e c'è il rischio di disturbi relazionali e dello sviluppo. In realtà, come viene sottolineato nel rapporto di Terre des Hommes, la legge non consente di coinvolgere in attività commerciali bambini di età inferiore ai tre anni. E quindi Joshua Hofert, portavoce dell’associazione, si appella alle autorità competenti affinché vietino immediatamente l'inclusione di neonati e bambini nei canali digitali familiari commerciali degli influencer.

La legge tedesca sulla tutela del lavoro giovanile

Il sociologo Manfred Liebel, esperto di diritto del lavoro e in particolare dei diritti dei minori alla Technische Universität di Berlino e alla Fachhochschule di Potsdam, spiega come la legge tedesca sulla tutela del lavoro ,giovanile pur vietando in generale ai bambini di lavorare, preveda un elenco di attività permesse se i genitori sono d'accordo e se le condizioni sono tali da non esporre i bambini a sforzi o pericoli eccessivi. Ma Liebel mette in luce anche come i bambini che lavorano, anche se lo fanno legalmente, non abbiano praticamente alcun diritto e siano pagati meno degli adulti.

Il lavoro minorile in Italia

Per quanto riguarda l’Italia Antonella Inverno, di Save The Children Italia - una ONG per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini – ricorda che ci sono moltissimi giovani che già tra i 14 e 15 anni lavorano, negli esercizi commerciali, in campagna e anche sui cantieri. Si tratta di un fattore di rischio anche per quanto riguarda il problema della dispersione scolastica, visto che chi lavora ha il doppio delle probabilità di essere bocciati. 

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