Il voto europeo in Germania e Italia COSMO italiano 10.06.2024 19:24 Min. Verfügbar bis 10.06.2025 COSMO Von Luciana Caglioti


Download Podcast

Il voto europeo in Germania e Italia

Stand: 10.06.2024, 17:30 Uhr

di Luciana Caglioti, Agnese Franceschini e Cristiano Cruciani

Cresce l’estrema destra in Germania e in Italia, ma anche il Partito Popolare Europeo conquista voti. Con Agnese Franceschini vediamo i risultati del voto europeo in Germania e in Italia e la probabile ripartizione dei seggi del nuovo Parlamento Europeo. Un voto che è caratterizzato dall'avanzata delle destre ma anche dalla crescita dei popolari che, secondo l'analisi del politologo Umberto Villani-Lubelli, sono da considerare i veri vincitori di questa tornata elettorale.

Spoglio dei voti

I risultati in Germania

Il presidente della CDU Friedrich Merz

Soddisfazione per i risultati da parte del presidente della CDU Friedrich Merz

In Germania queste elezioni hanno due evidenti sconfitti, socialdemocratici e verdi, e tre vincitori, Alternative für Deutschland, Bündnis Sarah Wagenknecht e l’Unione CDU/CSU. Per la prima volta votavano i sedicenni e diciasettenni e fa riflettere la grande perdita di consensi che hanno subito i Grüne i quali evidentemente non sono riusciti a raccogliere i voti di tutti quei giovani e giovanissimi che hanno affollato le manifestazioni di Friday for Future. Non arrivano al 12% e perdono 8,6% dei voti.

Crollo SPD e crescita di Alternative für Deutschland

Anche il partito del cancelliere Scholz – la SPD - esce malridotto da queste elezioni e non arriva al 14%. Diventa così il terzo partito in Germania superato da Alternative für Deutschland che ha ottenuto a livello nazionale quasi il 16%, ma nella Germania est ha valori anche superiori al 35% ed è il primo partito. I votanti AfD sono in generale lavoratori e cittadini che non guadagnano molto e che sono preoccupati per la loro situazione economica, ma colpisce anche il fatto che tra il 16 e il 18% dei giovani tra i 16 e i 34 anni hanno votato proprio per Alternative für Deutschland. Secondo il politologo e professore di Storia delle Istituzioni Politiche all'Università del Salento Ubaldo Villani-Lubelli questa vittoria dell’estrema destra tedesca anche tra i giovani è il risultato di una mancata educazione civica e politica, oltre che di una insufficiente informazione storica sul Nazifascismo.

La vittoria di Giorgia Meloni in Italia

La presidente di Fratelli d'Italia e del Consiglio Giorgia Meloni

Giorgia Meloni annuncia i risultati positivi per Fratelli d'Italia

La conquista di quasi il 28% dei voti da parte di Fratelli d’Italia non cancella le perdite subite invece dalla Lega di Matteo Salvini, che ottiene solo il 9% dei voti, perdendo tantissimo rispetto al 34% delle elezioni europee del 2019. Certo molti voti sono andati alla Meloni, ma anche Forza Italia, Noi Moderati, nonostante non ci sia più Berlusconi, ha ottenuto di più rispetto a Salvini: il 9,6%.

La crescita del PD e della sinistra italiana

Il partito democratico ha avuto più del 24% e quattro seggi in più rispetto alle precedenti europee, la sua segretaria Elly Schlein ha parlato di risultato straordinario, anche perché inaspettato. Secondo Villani-Lubelli il successo della Schlein è dovuto alla sua capacità di tenere insieme le varie correnti del PD. Bene sono andati anche Alleanza verdi / Sinistra che si sono presentati con una lista unica. Male sono andati invece i 5 stelle, come ha ammesso anche il loro leader Giuseppe Conte. Sono infatti passati dal 17 al 10%. La lista Stati Uniti d’Europa, che comprendeva anche il partito di Matteo Renzi non ha proprio superato lo sbarramento che in Italia è del 4%.

La tenuta dei popolari in Europa

L'alleanza di centro-destra del Partito Popolare Europeo con la candidata tedesca Ursula von der Leyen ha vinto nettamente queste elezioni europee e dovrebbe avere 184 seggi, 7 in più rispetto alle precedenti elezioni. Seguono i socialdemocratici, mentre pesa la  sconfitta dei Verdi europei che perdono una ventina di seggi. Per quanto riguarda i populisti di destra, vale a dire i Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) e l’estrema destra di Identità e Democrazia (Id), pur avendo più seggi non raggiungono comunque la maggioranza. C’è inoltre l’incognita delle adesioni ai diversi gruppi del Parlamento Europeo da parte dei partiti nazionali che al momento si trovano confinati nel gruppo dei non iscritti o che faranno per la prima volta ingresso all’Eurocamera, come, ad esempio, il partito di Sarah Wagenknecht BSW.

Il caso Francia

In Francia si registra la vittoria schiacciante del partito di Marin Le Pen, che ha avuto più del 31% dei voti e il crollo di quello di Macron che è passato dal 22 al 14%. Il presidente francese ne ha tratto le conseguenze e indetto nuove elezioni per l’assemblea nazionale. Ma anche l'estrema destra austriaca FPÖ, ha ottenuto più consensi sia dei popolari che dei socialdemocratici, raddoppiando i suoi seggi al Parlamento Europeo. Dal lato opposto vanno fatte notare le vittorie dei socialdemocratici in Svezia, Finlandia e Olanda. In definitiva si può parlare di un Europa in equilibrio.