La coalizione semaforo in crisi COSMO italiano 26.08.2024 22:05 Min. Verfügbar bis 26.08.2025 COSMO Von Luciana Caglioti


Download Podcast

La coalizione semaforo in crisi

Stand: 26.08.2024, 16:23 Uhr

a cura di Luciana Caglioti, Giulio Galoppo e Cristiano Cruciani

Continuano i conflitti e le provocazioni all'interno della coalizione semaforo, il leader verde Omid Nouripour parla addirittura di "governo di transizione", i dettagli da Giulio Galoppo. Abbiamo chiesto a Angelo Bolaffi, filosofo della politica e germanista, una valutazione dello stato di salute del governo tedesco.

Roberto Habeck, Olaf Scholz und Christian Lindner

I leader della coailizione di governo: Robert Habeck (Die Grünen), Olaf Scholz (SPD) e Christian Lindner (FDP)

Il dissidio della legge di bilancio 2025

La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le lunghe trattative per arrivare a una bozza comune per il bilancio federale 2025. L’elemento di attrito è stato rappresentato dalla volontà del ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner, di impedire l’allentamento del freno all’indebitamento, mentre gli altri partner della coalizione, socialdemocratici e verdi, avrebbero voluto maggior flessibilità. Dopo molte discussioni, infatti, all'inizio di luglio i leader della coalizione hanno concordato una bozza comune per il bilancio federale 2025. L’accordo presentava però un deficit di finanziamento di 17 miliardi nel budget complessivo di 480 miliardi di euro. Un buco che la coalizione di governo era intenzionata a ridurre in maniera significativa prima di passare la bozza al vaglio del Bundestag, che ne discuterà nella seconda settimana di settembre. La controversia è sorta sull'esatto percorso da seguire. A metà agosto, i leader della coalizione di governo hanno raggiunto, però, un compromesso sul bilancio federale per il prossimo anno, anche se molto sofferto. Le disposizioni del freno all'indebitamento continueranno ad essere rispettate. Nella nuova bozza del governo, il deficiti è stato ridotto, ma di poco. C'è ancora, infatti un buco di dodici miliardi di euro e si prevedono numerose modifiche prima dell'adozione del bilancio prevista per la fine di novembre.

Tensioni interne alla coalizione

Dopo l'accordo, Christian Lindner ha parlato di negoziati molto difficili e ha ammesso:  “Abbiamo raggiunto i nostri limiti - sotto ogni aspetto. Le differenze politiche ci sono”.

Robert Habeck, ministro dell’Economia, confermando la sua volontà di candidarsi come cancelliere alle prossime elezioni, si è spinto oltre dicendo che, qualora dovesse essere eletto, non sceglierà Christian Lindner come ministro delle Finanze. Non si può certo dire sia una dichiarazione di amore. La visione rassegnata di Habeck sulla coalizione semaforo è diventata chiara dopo il compromesso nei negoziati sul bilancio 2025.

Anche il cancelliere Olaf Scholz ha ammesso che il lavoro della coalizione di governo è stato oscurato da difficili processi decisionali. E ha invitato i suoi partner di coalizione a “governare bene” e “comportarsi bene”. Alla definizione del suo governo come un “governo di transizione” dal parte di Omid Nouripour, ha risposto dichiarando di non essere un “cancelliere ad interim”, al contrario, di essere intenzionato a governare il Paese anche nella prossima legislatura.

Il ministro dei Trasporti Volker Wissing ha fatto sapere che l'FDP non condivide e non capisce la dichiarazione di Nouripour. Vero è, tuttavia, che è proprio l’FDP a remare spesso in direzione opposta rispetto agli altri due partner.

L’FDP e il suo piano a favore degli automobilisti

Christian Lindner, FDP

Christian Lindner, ministro delle Finanze (FDP)

Un  esempio è il piano dei liberali a favore degli automobilisti per rendere più attraenti i centri urbani, che ha scatenato aspre critiche dei Verdi. L'FDP propone di rendere di nuovo attraente la guida nei centri urbani, l'esatto contrario degli sforzi per bandire le auto dai centri urbani. Il parcheggio dovrebbe tornare a essere gratuito e, secondo l'FDP, è ipotizzabile anche una tariffa forfettaria a livello nazionale sul modello del Deutschlandticket. Inoltre: meno piste ciclabili e zone pedonali.

Lo stato di salute della coalizione semaforo

Alle recenti elezioni europee i partiti di governo hanno raggiunto risultati a dir poco deludenti. La SPD del cancelliere Scholz ha registrato il peggior risultato della sua storia con il 14% dei voti, mentre i Verdi, che fino a pochi anni fa festeggiavano un successo dopo l'altro, sono crollati al 12%. I liberali hanno di poco superato il 5%. Il governo di Berlino rischia seriamente un vero e proprio crollo con CDU e CSU in posizione di grande stabilità e l’AfD in continua crescita.

Le elezioni regionali in Turingia e Sassonia

Domenica 1 settembre 2024 si tengono nei Länder Turingia e Sassonia le elezioni regionali. Saranno l’occasione per tastare il polso dell’elettorato sulle ultime decisioni della coalizione semaforo. Il 22 settembre si va alle urne in Brandeburgo.

L’attentato di Solingen e il tema della sicurezza

L’attentato di matrice islamica avvenuto venerdì 23 agosto 2024 a Solingen ha costretto la coalizione a riaprire il vecchio dibattito su norme più severe relative al possesso di armi da taglio e, in generale, su una riforma della legge sulle armi. E anche qui, purtroppo, la coalizione è divisa: l'SPD e i Verdi vogliono far approvare norme più severe. L'FDP aveva precedentemente respinto le proposte del Ministro dell'Interno per un divieto più severo, criticando tali piani come “modifiche simboliche alla legge”. Ora, però, sta accennando a un ripensamento, come confermato alla Bild Zeitung da Marco Buschmann, ministro liberale per la Giustizia.

Il parere di un esperto

Non sono serviti né la pausa estiva né tanto meno il tragico evento di Solingen a calmare gli animi all’interno della coalizione semaforo. Contrasti, provocazioni, conflitti continuano a essere all’ordine del giorno. Approfondisce per noi l’argomento il politologo e germanista Angelo Bolaffi, secondo cui il governo tedesco verserebbe in uno stato da lui definito “preagonico”. I tre parners di governo, sottolinea Bolaffi, “hanno pensato di sopravvivere alle differenze radicando la propria identità”. Bolaffi prevede che dopo il voto nei Länder dell’est le dinamiche della politica tedesca saranno molto più complicate.