Berlino, la techno e i dj italiani COSMO italiano 31.01.2025 15:47 Min. Verfügbar bis 31.01.2026 COSMO Von Luciana Caglioti

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Berlino, la techno e i dj italiani

Stand: 31.01.2025, 18:00 Uhr

a cura di Luciana Caglioti, Giulio Galoppo e Tommaso Pedicini

La musica techno è di casa a Berlino e club mitici come il Berghain e il Tresor si contendono le origini di questo genere musicale. Da qualche mese la techno è entrata a far parte della lista tedesca dei beni immateriali dell'Unesco, cosa che riempie d'orgoglio anche i molti dj italiani che hanno scelto di trasferirsi a Berlino. Come il pugliese Lugi Di Venere, figura di spicco della scena musicale della capitale tedesca e al centro di questo nostro podcast.

Con i suoi club, Berlino è la capitale della musica techno | Bildquelle: WDR/ dpa/ Sophia Kembowski

Patrimonio immateriale dell'Unesco

Il 14 di marzo del 2024 la cultura techno berlinese è entrata a far parte della lista tedesca dei patrimoni immateriali dell'UNESCO, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura.

Berlino e i suoi club, sono ormai diventati il tempio della musica techno a livello mondiale anche se la culla di questo genere, dalla maggior parte degli addetti ai lavori, viene considerata la scena dei dj afroamericani di Detroit, negli Stati Uniti. C'è da dire che però la Germania ha sempre avuto un posto di rilievo in quanto Paese d'origine dei Kraftwerk, band di Düsseldorf pioniera della musica elettronica e che ha fortemente influenzato i dj americani di techno di Detroit e di house di Chicago.

La techno e i dj italiani

Successivamente, all'inizio degli anni '90, dopo la caduta del Muro,  la techno ha letteralmente invaso Berlino, ha accompagnato i raves ed è diventata una specie di soundtrack per tutti coloro che festeggiavano per la libertà ritrovata. Proprio in quegli anni, nella scena di allora, si sono inseriti diversi dj italiani rendendo meno dark l'atmosfera della capitale tedesca.

Il dj Luigi Di Venere

Il dj Luigi Di Venere | Bildquelle: WDR/ Luigi Di Venere

Originario di Adelfia, nell'entroterra barese, in questa scena in fermento di dj italiani di musica techno, Di Venere si è conquistato un posto speciale. Il suo stile è conosciuto per la miscela di Italo-house, cosmic Disco e Balearic waves, quindi le radici mediterranee si fanno sentire. Luigi è una figura molto amata al Panorama Bar, al Lab.oratory o in  party come Cocktail d'Amore. E soprattutto è uno dei dj di punta del Berghain, forse il club più conosciuto al mondo per questo genere di musica. Migliaia di persone da tutto il globo si ritrovano nel locale della capitale tedesca per vivere quest'esperienza al suono della techno:

Polemica politica sul Berghain

Molti artisti criticano i proprietari del noto club berlinese per non aver preso una posizione chiara nei confronti della guerra e delle stragi a Gaza. Una dj ha cancellato tutte le sue date nel club all'inizio di quest'anno, in segno di protesta. Il Berghain, inoltre, avrebbe anche rimosso dal circuito del locale un dj filopalestinese e avrebbe rifiutato di scusarsi per questo. Ma soprattutto gli artisti sottolineano la ben diversa attenzione riservata al conflitto in Ucraina. E c'è chi dice che l'atteggiamento del Berghain e di altri club berlinesi nei confronti del conflitto in Medio Oriente dipenda proprio dal recente riconoscimento della techno come bene immateriale dall'Unesco. Una conquista per questi spazi che, dopo anni di lotte, possono ora beneficiare di sussidi governativi. Conquista che però imporrebbe ai club un ruolo più "istituzionalizzato".